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glossario termini startup
Cosa è i-startup

Negli ambienti relativi alle "startup" ci sono molti termini che vengono utilizati come se fossero pane quotidiano ma sono sconosciuti o poco conosciuti ai più. Per questo motivo abbiamo ritenuto opportuno includere anche questo piccolo glossario tematico esplicativo. Fonti: Centro Studi Anes, TechRepublic.

A

Acceleratore
Soggetto che supporta le startup attraverso un programma di sviluppo che ha una durata definita e che prevede il coinvolgimento di mentor e partner industriali. Di solito ogni programma termina con un “demo day” in cui le startup incontrano imprese e investitori. Un acceleratore può richiedere una quota della società in cambio di piccoli finanziamenti. A differenza dell’incubatore, che supporta la startup nella fase di crescita primordiale, l’acceleratore la supporta nel passaggio da startup a impresa matura. Nel caso del progetto "i-Startup", l'acceleratore di riferimento per gli studenti è la scocietà cooperativa Arianoa di Lecce, costituita oltre dieci anni fa, nel 2004, all'interno dell'Istituto "Costa" da due docenti e 16 studenti di 5° anno.

Acquisition (Acqisizione)
E’ l’atto formale di acquisizione parziale o totale delle quote di una startup e può essere “amichevole” (agreed-upon) o “ostile”.

Acquihire (o Acqui-hire)
E’ l’acquisto formale di una startup da parte di una società con lo scopo di acquisirne i talenti, cioè le persone che ci lavorano.

Auto-imprenditorialità
E’ la propensione all'iniziativa imprenditoriale autonoma. In termini legislativi, l’autoimprenditorialità (Decreto L. 185/2000, Titolo I) è l’incentivo per i giovani fino a 35 anni e le donne che vogliono avviare una micro o piccola impresa.
B

Brevetto (o patent)
E’ il titolo, assegnato dagli uffici preposti, che tutela un’innovazione tecnica, oppure un prodotto o un processo che fornisce una nuova soluzione a un determinato problema tecnico. Consente a chi ha realizzato un’invenzione di poterla produrre e commercializzare in esclusiva nello stato in cui il brevetto è stato richiesto. Tecnologie coperte da brevetti sono molto più difendibili sul mercato.

Bootstrapping
E’ il processo di auto-finanziamento che vede l’imprenditore sostenere il processo di startup esclusivamente con i suoi mezzi, senza l’apporto di capitale esterno.

Brainstorming
E' un termine composto dalle parole brain (cervello) e storming (tempesta) e significa letteralmente tempesta di cervelli. Indica una modalità di lavoro di gruppo in cui viene sfruttato il gioco creativo dell'associazione di idee: la finalità è fare emergere diverse possibili alternative in vista della soluzione di un problema. In ambito imprenditoriale è usata spesso per l'individuazione, ad esempio, di un'idea innovativa di startup.

Business angel (BA)
Sono gli investitori cosiddetti informali, di solito singole persone con disponibilità finanziaria, tipo manager o imprenditori che si appassionano a una startup e portano a essa sia capitale, sia esperienze, conoscenze, contatti. I business angel, a differenza dei fondi di investimento, investono risorse proprie e spesso la loro motivazione non è esclusivamente finanziaria. I business angel investono anche in gruppo al fine di differenziare le operazioni e quindi distribuire il rischio.

Business model (o business model canvas)
Il Business Model Canvas è uno strumento strategico che utilizza il linguaggio visuale per creare e sviluppare modelli di business innovativi, ad alto valore. Col Business Model Canvas, tutti hanno la possibilità di comprendere elementi complessi che riguardano il funzionamento di un’intera azienda, in modo semplice ed estremamente intuitivo. Ciò avviene perché il canvas si basa su un linguaggio visuale rapido da apprendere e accessibile al di là del background professionale: questo permette il massimo allineamento tra le persone coinvolte e, allo stesso tempo, rappresenta il grande vantaggio comunicativo del Business Model Canvas. Qualche info in piu'.

Business plan
E' un documento che sintetizza i contenuti e le caratteristiche di un progetto imprenditoriale (business idea). Viene utilizzato sia per la pianificazione e gestione aziendale che per la comunicazione esterna, in particolare verso potenziali finanziatori o investitori. Cchiamato anche "piano d’impresa", è lo strumento con cui l’imprenditore verifica la fattibilità economico-finanziaria della sua idea di business e verifica se l’idea che ha avuto può “funzionare” oppure no. Qualche info in piu'.

Burn rate
La velocità con la quale la startup spende le risorse finanziarie rese disponibili dai finanziamenti. Più il burn rate è elevato meno sarà il tempo che la startup ha a disposizione per rendere il suo progetto sostenibile sul mercato. Se, ad esempio, una startup ha a disposizione 100.000€ e ne consuma 10.000 al mese per supportare tutti i suoi costi, la startup avrà 10 mesi di vita, a meno che nel frattempo non ottenga altri finanziamenti o aumenti di capitale.

Buy-back (riacquisto)
Riacquisto della partecipazione detenuta da un socio di capitali (normalmente un venture capitalist) da parte del gruppo imprenditoriale originario.
C

Cap table (o Capitalization table)
Una tabella che indica chi possiede azioni, quante ne possiede, quanto le ha pagate, quanto valgono adesso e, di conseguenza, come si compone l’azionariato della società.

Cap gain (o Capital gain)
Differenza tra il prezzo di acquisto di una partecipazione e il ricavo derivante dalla sua vendita. Rappresenta la fonte di ricavo principale per un investitore nel capitale di rischio.

Capitale di debito
Finanziamento ottenuto dall’impresa, effettuato non dal proprietario o dai soci, ma da un finanziatore esterno.

Closing
Momento della conclusione di un’operazione di investimento, generalmente coincidente con la girata delle azioni (quote) della società acquisita e il conseguente versamento del prezzo di acquisto da parte dell’investitore.

Cluster venture
Intervento finalizzato al raggruppamento (cluster) di più startup operative indipendenti, integrabili verticalmente o orizzontalmente e caratterizzate da similitudini.

Corporate governance
Insieme delle regole che definiscono i comportamenti da rispettare per il buon governo dell’impresa e i rapporti tra i soci e il management.

Corporate venture capital
Fondo di venture capital derivante dalle attività di investimento di un’azienda, di solito aziende di grandi dimensioni. Esistono anche corporate venture capital collettivi dove più aziende fanno convergere le loro risorse per gli investimenti.

Coworking
Modalità innovativa di lavorare che prevede la condivisione di spazi fisici e di servizi in apposite strutture nate allo scopo di fornire un’alternativa a startup, professionisti e piccoli imprenditori. Tali spazi prevedono la possibilità di affittare anche una scrivania, una sala riunioni o una semplice postazione a tariffe vantaggiose e per periodi che vanno da poche ore ad alcuni mesi.

Crowdfunding
Sistema di finanziamento di progetti che si avvale dell’utilizzo di piattaforme online autorizzate. Letteralmente il termine significa “finanziamento dalla folla” poiché il sostegno finanziario viene supportato da un vasto numero di persone. Si possono distinguere quattro tipi di crowdfunding:
  • Equity based: attraverso la quale gli investitori entrano in possesso di una quota della società. Si suddivide a sua volta in modello cooperativo (che prevede la creazione di un veicolo in funzione dell’investimento) e modello club (che recluta potenziali investitori come membri di un club di investimento chiuso).
  • Lending based: attraverso cui vengono prestati fondi, che tipicamente la piattaforma ripartisce su più progetti da realizzare.
  • Reward based: prevede una ricompensa o un premio in cambio del supporto monetario.
  • Donation based: generalmente utilizzata a scopo benefico e senza alcun ritorno economico, per supportare progetti artistici, culturali e sociali.
D

Deal flow
Flusso delle opportunità di investimento individuate e analizzate da un investitore nel capitale di rischio.

Development capital (o Expansion capital)
Investimento in capitale di rischio effettuato nelle fasi di sviluppo dell’impresa, realizzato attraverso un aumento di capitale e finalizzato ad espandere geograficamente e/o merceologicamente, un’attività già esistente.

Diluition (o diluizione)
La diluition consiste nella diminuzione del valore delle quote detenute da un investitore, provocata dall’aumento di capitale o emissione di nuove quote o esercizio di stock options e altri eventi che incidono sull’assetto delle quote societarie.

Diritti inoptati
In occasione di nuovi aumenti di capitale la società offre agli azionisti un numero di diritti proporzionale alle azioni già possedute, diritti che consentono l’acquisto delle nuove azioni in emissione al prezzo stabilito dell’offerta. Se questi diritti non vengono esercitati dall’azionista sono definiti inoptati e vengono venduti dall’emittente in un’asta che dura 5 giorni.

Disinvestimento
Cessione, totale o parziale, della partecipazione detenuta dall’investitore al termine di un’operazione di investimento e una volta raggiunti gli obiettivi di creazione di valore all’interno dell’azienda partecipata.

Disruptive innovation
L’innovazione “disruptive”, è quel tipo di innovazione che tende a creare un nuovo mercato, un nuovo modello di business o un nuovo sistema di valori, sostituendo via via i player, le alleanze ed i prodotti esistenti. Essa è solitamente associata ad una nuova tecnologia. Il termine disruptive innovation è stato introdotto per la prima volta dai professori Clayton Christensen e Joseph Bower nel 1995 all’interno di un articolo intitolato “Disruptive Techonologies: Catching the Wave”

Down round
Si definisce tale il round d’investimento nel quale i nuovi investitori acquisiscono quote della startup dando una valutazione inferiore a quella attribuita in precedenti round. Il down round determina la diluizione degli investitori pre-esistenti.

Drag along
Diritto dell’investitore nel capitale di rischio di obbligare gli altri soci alla vendita del controllo dell’impresa in genere, qualora le previste, alternative modalità di disinvestimento da parte dell’investitore non siano state perseguibili entro un termine concordato (definito anche Diritto di trascinamento).

Due diligence
Insieme di attività svolte direttamente dall’investitore, o per mezzo di consulenti esterni, volte ad approfondire, preventivamente all’investimento, lo "stato di salute” dell’impresa, la corrispondenza dei contenuti del business plan e i reali rischi sottostanti l’attività oggetto di investimento.
E

Elevator pitch (o pitch)
Si tratta della modalità di presentazione in cui la startup in pochi minuti illustra a potenziali investitori e partner industriali le sue attività e il suo progetto d’impresa. Gli elevator pitch hanno solitamente una durata compresa tra il minuto e mezzo e gli 8-10 minuti e sono supportati da una presentazione di poche slide denominata pitch deck o da modalità più creative e variegate.

Enterprise (o impresa)
E' il termine inglese per intendere l' "impresa", nel nostro caso, la startup. E' un'attività economica professionalmente organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o servizi. Il concetto di impresa non va confuso con quello, strettamente economico, di azienda, che identifica invece il complesso dei beni organizzati dal suo titolare (imprenditore) per l'esercizio dell'attività di impresa.

Entrepreneur (o imprenditore)
E' il termine inglese per intendere l' "imprenditore", nel nostro caso, lo startupper. E' una persona che istituisce e/o gestisce – in tutto o in parte assieme ad altri imprenditori – un'attività economica d'impresa assumendosi il cosiddetto rischio d'impresa.

Enterpreneur in residence (EIR)
Si intende un imprenditore d’esperienza che viene ingaggiato da una società di Venture Capital per aiutare a valutare le startup target di potenziali investimenti, fungendo anche da mentor per le società già presenti nel portafoglio.

Enterprise value
Somma del valore dell’equity di un’azienda più il debito finanziario, indicato come posizione finanziaria netta.

Equity (o Capitale proprio e di Rischio)
Capitale proprio dell’azienda, versato, generalmente, attraverso la sottoscrizione di titoli azionari o quote. La sua remunerazione dipende dalla redditività e dal successo dell’iniziativa, sia in termini di utile prodotto e distribuito ai soci tramite dividendi, sia in termini di aumento di valore delle azioni. L’investitore in cambio del suo apporto chiede una parte di equity, variabile in base a diversi elementi tra cui l’evaluation pre-money, cioè il valore della startup prima dell’investimento.

Equity gap
Differenza tra domanda di equity da parte degli imprenditori e offerta da parte degli investitori. Tipicamente indica la scarsità di investimenti a titolo di capitale di rischio nelle fasi iniziali di vita delle startup.

Exit
Termine con il quale si identifica il disinvestimento, e cioè la cessione, totale o parziale, della partecipazione detenuta dall’investitore al temine di un’operazione di investimento e una volta raggiunti gli obiettivi di creazione di valore all’interno dell’azienda partecipata. La exit può per esempio avvenire per operazioni di acquisizione o per quotazione in Borsa.

Expansion financing
Investimento in capitale di rischio effettuato nelle fasi di sviluppo dell’impresa, realizzato attraverso un aumento di capitale e finalizzato a espandere (geograficamente, merceologicamente ecc.) un’attività già esistente.
F

Follow on investment
Successivo investimento nel capitale di rischio di un’impresa già partecipata dallo stesso investitore.

Fund raising
Attività di raccolta dei capitali da parte dell’operatore di venture capital, tipicamente svolta presso investitori istituzionali quali banche, assicurazioni, fondi pensione e fondi.
G

Ground floor
Il livello iniziale di una startup. E' generalente considerato il livello più vantaggioso per eventuali investitori.
H

Halo effect (o effetto alone)
Effetto per cui le caratteristiche positive di un particolare oggetto vengono estese agli altri oggetti della stessa marca. Questa teoria è stata usata per descrivere come il successo dell’iPod abbia avuto effetti positivi sulla percezione degli altri prodotti Apple.

Hands off
Approccio che prevede, al di là della rappresentanza nel consiglio di amministrazione, una scarsa partecipazione dell’operatore nell’attività dell’azienda in cui ha investito.

Hands on
In senso lato viene utilizzato per intendere un uso pragmatico, concreto (con le mani in pasta). Nel caso delle startup, è un approccio che prevede la partecipazione attiva dell’operatore nell’attività dell’azienda in cui ha investito.

Hockey stick curve
Si intende un grafico che presenta un tasso di crescita iniziale della startup molto basso che all’improvviso invece si impenna e cresce vertiginosamente. Questa particolare forma che assume il grafico viene chiamata “hockey-stick” poiché ricorda la forma del bastone da hockey.
I

Incubatore
Spazio fisico all’interno del quale le startup possono trovare tutte le attrezzature e l’assistenza necessaria per far decollare il proprio progetto di business. Può essere pubblico, privato, universitario o virtuale. Di solito la permanenza all’interno dell’incubatore ha una durata definita. Nel caso del progetto "i-Startup", l'incubatore di riferimento per gli studenti è la scocietà cooperativa Arianoa di Lecce, costituita oltre dieci anni fa, nel 2004, all'interno dell'Istituto "Costa" da due docenti e 16 studenti di 5° anno.

Incubatore virtuale
Piattaforma che accoglie, gratuitamente o a basso costo, imprese innovative in fase di avvio, finalizzata a favorire l’aggregazione, il matching e la collaborazione di pmi, imprenditori, startup e altre categorie produttive per sostenerne lo sviluppo mediante l’erogazione online di servizi tipici degli incubatori tradizionali.

Initial Public Offering (IPO)
Offerta pubblica di vendita o di sottoscrizione di azioni di un’impresa, finalizzata ad avviare il processo di quotazione in Borsa.

Inoptati (diritti)
In occasione di nuovi aumenti di capitale la società offre agli azionisti un numero di diritti proporzionale alle azioni già possedute, diritti che consentono l’acquisto delle nuove azioni in emissione al prezzo stabilito dell’offerta. Se questi diritti non vengono esercitati dall’azionista sono definiti inoptati e vengono venduti dall’emittente in un’asta che dura 5 giorni.

Intellectual property - IP (proprietà intellettuale)
E’ l’insieme dei principi giuridici che regola le questioni brevettuali, la tutela del brand (marchio, logo, ecc) e il copyright eventuale. E’ un argomento molto delicato, geograficamente variegato e in grande evoluzione, che può richiedere, anche nella startup, la consulenza di un professionista specializzato.

Investimento alternativo
Investimento con caratteristiche differenti rispetto ai tradizionali strumenti: in questa definizione rientrano gli hedge fund, i fondi immobiliari e i fondi di private equity e venture capital.

Investitore
Può essere di diversi tipi, nelle aziende startup generalmente investono business angel, fondi di venture capital e investitori dal mondo industriale.

Investitore captive
Operatore nel capitale di rischio posseduto per una quota di maggioranza da un’istituzione finanziaria o industriale che ne definisce le linee strategiche e operative e gli fornisce i capitali necessari per l’attività di investimento. Si contrappone all’investitore indipendente.

Investitore indipendente
Operatore nel capitale di rischio non riconducibile, in termini sia di emanazione sia di provenienza dei capitali utilizzati, a un’altra istituzione finanziaria o industriale, che mantiene, pertanto, totale autonomia strategica e gestionale.

Investment agreement
Contratto di investimento che contiene l’insieme delle clausole che regolano l’operazione di acquisizione della partecipazione.

Investment company
Operatore del capitale di rischio, differente dalle Sgr generaliste, specificamente dedicato all’Italia. A partire dal 2011 tale dicitura sostituisce la precedente ‘country fund’.

IPO (Initial Public Offering)
E' un’offerta al pubblico dei titoli di una società che intende quotarsi per la prima volta su un mercato regolamentato. Le offerte pubbliche iniziali sono promosse generalmente da un’impresa il cui capitale è posseduto da uno o più imprenditori, o da un ristretto gruppo di azionisti (ad esempio investitori istituzionali o venture capitalists), che decide di aprirsi ad un pubblico di in vestitori più ampio contestualmente alla quotazione in Borsa. L’impresa che promuove un’IPO può scegliere fra le seguenti modalità per offrire sul mercato una quota del proprio capitale azionario:
  • offerta pubblica di sottoscrizione (OPS), ovvero la possibilità data agli investitori di sottoscrivere azioni di nuova emissione;
  • offerta pubblica di vendita (OPV), ovvero l’alienazione di azioni già esistenti e possedute dagli attuali azionisti;
  • offerta pubblica di vendita e di sottoscrizione (OPVS), ovvero l’utilizzo congiunto delle due modalità precedenti.

IRR (Internal Rate of Return)
E’ uno dei più importanti indici con cui un Venture Capital misura le performance della startup e rappresenta il tasso interno di rendimento, utilizzato per misurare il rendimento percentuale medio annuo dell’investimento. Tecnicamente è un tasso di sconto, ossia il tasso al quale il valore attuale di una serie di investimenti è uguale al valore attuale dei ritorni di questo stesso investimento. Essenzialmente l’IRR può essere visto come il ritorno che la startup può ottenere se si espande o investe in se stessa piuttosto che investa capitale al di fuori della propria attività caratteristica.
K

KPI - Key Performance Indicator
E' un indicatore (chiave) di performance. Si tratta di una metrica che aiuta a capire se le cose stanno andando bene o se è necessario apportare qualche cambiamento.
L

Large deal
Investimento di importo (equity) compreso tra i 150 milioni di euro e i 300 milioni di euro.

Lead investor
Investitore istituzionale che assume il ruolo di leadership in operazioni complesse e con altri investitori che seguono a ruota, detti follower.

Lock-up
Accordo tra i soci di una società in base al quale tutti o parte di questi si impegnano a non cedere le proprie partecipazioni prima di una predeterminata scadenza.

Love capital
Si tratta del capitale raccolto nella fase precedente la creazione stessa della startup, capitale che viene raccolto presso familiari, parenti, amici. Noto anche come “family, friend and fool” (FFF).
M

MBO (Management Buy-Out)
Acquisto di un’azienda da parte di alcuni dipendenti grazie a finanziamenti esterni.

Mega deal
Investimento di importo (equity) superiore ai 300 milioni di euro.

Mentor (o Mentore)
I Mentor sono i professionisti, esperti, manager, imprenditori che dedicano del tempo a consigliare le startup sulle loro azioni strategiche e tattiche. Di solito i mentor sono anche business angel o operano all’interno di incubatori e programmi di accelerazione. I suggerimenti del mentor possono essere un utile supporto, specie nella fase di creazione e strutturazione del business plan. Nel caso del progetto i-Startup, i mentor sono alcuni dei docenti dell'Istituto "Galilei-Costa" di Lecce.

Milestone
Momenti di verifica del percorso di sviluppo di una iniziativa generalmente legati al raggiungimento di dati obiettivi.

Minimum Viable Product (MVP)
Si tratta di un prodotto che presenta le caratteristiche di base per funzionare e per essere rilasciato al pubblico per i test e per ricevere i feedback. E’ l’approccio seguito da chi preferisce rilasciare una versione immatura molto presto, sfruttando il vantaggio di un feedback anticipato, piuttosto che rilasciare una versione più matura che non riscontrare l’interesse dei potenziali utenti.
N

NDA (non-disclosure agreement)
Accordo attraverso il quale due o più parti (la startup e gli investitori, p.e.) si impegnano alla riservatezza sulle informazioni sensibili e confidenziali condivise.
O

Open innovation
Secondo il fondatore del concetto Henry Chesbrough, l’open innovation è un processo di sviluppo di nuovo valore, innovazione e avanzamento tecnologico di un’azienda attraverso il ricorso a risorse esterne all’azienda stessa. Nel contesto startup, questo concetto è divenuto molto importante poichè ha creato un modello di riferimento per la collaborazione tra aziende consolidate e startup.

Option plan
È il piano per l’assegnazione delle opzioni, quindi i diritti di acquistare una determinata quantità di quote o azioni a un prezzo predeterminato, fino a che non sono esercitate e non generano reddito, quindi non sono soggette a tassazione. L’option pool è il pacchetto di azioni o quote che vengono destinate ai dipendenti, manager, collaboratori dell’azienda.
P

Patent (o brevetto)
E’ il titolo, assegnato dagli uffici preposti, che tutela un’innovazione tecnica, oppure un prodotto o un processo che fornisce una nuova soluzione a un determinato problema tecnico. Consente a chi ha realizzato un’invenzione di poterla produrre e commercializzare in esclusiva nello stato in cui il brevetto è stato richiesto. Tecnologie coperte da brevetti sono molto più difendibili sul mercato.

Pitch (o elevator pitch)
Si tratta della modalità di presentazione in cui la startup in pochi minuti illustra a potenziali investitori e partner industriali le sue attività e il suo progetto d’impresa. Gli elevator pitch hanno solitamente una durata compresa tra il minuto e mezzo e gli 8-10 minuti e sono supportati da una presentazione di poche slide denominata pitch deck o da modalità più creative e variegate.

Pivot
Termine che deriva dal gergo del basket e che indica il cambio di strategia di una startup in relazione, per esempio, al posizionamento del suo prodotto o servizio sul mercato o alle modifiche al prodotto stesso per renderlo più interessante agli acquirenti. Il pivoting avviene dopo che la startup ha testato il suo modello originale scoprendo che modificandolo si ottengono migliori risultati.

Portfolio company
Impresa presente nel portafoglio di un investitore nel capitale di rischio.

Premature scaling
E’ una delle cause principali di morte per le startup. Si riferisce ad un eccessivo impegno economico per far crescere rapidamente il business (es: assunzione di molto personale, eccesso di spese marketing, perfezionamento del prodotto iniziale, etc.) prima di aver trovato il giusto adattamento/taglio del prodotto o del mercato.

Private debt
Termine utilizzato per indicare, in modo generale, l’attività dell’investitore in capitale di debito.

Private equity
Termine utilizzato per indicare, in modo generale, l’attività dell’investitore nel capitale di rischio, facendo specifico riferimento alle operazioni di investimento realizzate in fasi del ciclo di vita delle aziende successive a quella iniziale.
R

Replacement
Investimento finalizzato alla riorganizzazione della compagine societaria di un’impresa, in cui l’investitore nel capitale di rischio si sostituisce, temporaneamente, a uno o più soci non più interessati a proseguire l’attività.

Replacement capital
Investimento finalizzato alla ristrutturazione della compagine societaria di una startup, in cui l’investitore nel capitale di rischio si sostituisce, temporaneamente, a uno o più soci non più interessati a proseguire l’attività.

Round di investimento: le fasi di raccolta del capitale
Sono le varie fasi di raccolta del capitale:
  • Pre-Seed: apporto di capitali nella fase di sperimentazione: non esiste ancora un prodotto, l’azienda non è strutturata, viene finanziata solo un’idea o un’innovazione. Si tratta di apporti finanziari molto contenuti e livelli di rischio molto elevati.
  • Seed: apporto di capitali nella fase di avvio dell’attività produttiva: l’impresa già esiste, ma non si conosce ancora la validità commerciale del prodotto o del servizio. Tale servizio ha un rischio molto simile a quello del pre-seed e necessita che il finanziatore abbia buone competenze tecniche. In questa fase startup e management sono già esistenti.
  • Round A: si parla di first (o early) stage financing (Round A) quando l’avvio dell’attività produttiva è completato, ma la validità commerciale del prodotto o servizio è ancora da verificare e sostenere. La startup in questo caso cerca fondi per finanziare un business già esistente, ma che necessita di essere lanciato e crescere. Essendo già superate le fasi di ideazione, progettazione, sperimentazione, l’investitore può avere un profilo meno tecnico e più commerciale.
  • Round B: si tratta di una modalità di investimento particolarmente adatta alle esigenze di una startup di media dimensione, pronta a fare il salto dimensionale necessario per consolidare o migliorare la propria posizione all’interno del contesto competitivo. I finanziamenti sono quindi attivati verso imprese che si trovano in una situazione stabile e consolidata, che hanno bisogno di capitali per realizzare operazioni di crescita, quali ad esempio acquisizioni di altre società, ingresso in nuovi mercati, realizzazione di cambiamenti interni che comportano investimenti ingenti.
S

Scaleup
La scaleup è una società innovativa che ha già sviluppato il suo prodotto o servizio, ha definito il suo business model (scalabile e ripetibile), opera sul mercato e presenta alcune caratteristiche di successo che le permettono di ambire a una crescita internazionale in termini di mercato, business, organizzazione, fatturato. Sotto il profilo finanziario, lo scopo della scaleup e della sua crescita è anche quello di ripagare i suoi investitori, attraverso una forma di exit.

Shareholder
Socio dell’azienda, letteralmente detentore di quote (share).

Social lending
Modello di micro credito che offre la possibilità di realizzare prestiti a supporto di progetti innovativi che vengono ricompensati attraverso il pagamento del capitale e un tasso di interesse inferiore rispetto a quello di mercato.

Stage
E’ la fase di sviluppo in cui si trova una startup. Non ci sono regole precise o indicatori fissi per stabilire in che fase una startup sia, poichè vanno considerate diverse metriche e condizioni. Le categorie, rispetto alla raccolta di investimenti, sono early-stage (che comprende il seed); expansion (che comprende first, second and mezzaninefinancing); later stage (che viene definito anche bridge stage, se la startup va verso l’IPO).

Stakeholder
Chiunque abbia un interesse (stake) nell’azienda o in quello che l’azienda fa, direttamente o indirettamente.

Startup
E’ un’attività d’impresa nella sua fase di avvio. E’ generalmente basata su una componente tecnologica molto forte, a volte tutelabile attraverso brevetti. Per essere appetibile agli occhi dell’investitore, la startup deve essere scalabile e “fast growing”, cioè capace di crescere velocemente in diversi mercati, anche internazionali. La definizione sintetica, coniata da Steve Blank, è: “La startup è un’organizzazione temporanea, che ha lo scopo di cercare un business model scalabile e ripetibile”.

Startup innovative
Nel 2012 sono stati introdotti nell’ordinamento italiano la definizione e gli specifici requisiti della "start-up innovativa". Si tratta di startup ad alto contenuto tecnologico aventi almeno una delle seguenti caratteristiche: spese in ricerca e sviluppo maggiori o uguali al 15 per cento del maggiore valore tra costo e valore totale della produzione; due terzi dei dipendenti o collaboratori con laurea magistrale oppure un terzo di dottorati, dottorandi o laureati con almeno tre anni di attività di ricerca certificata; uno o più brevetti o privative industriali. Qualche info in piu'

Startup financing
Investimento finalizzato all’avvio di un’attività imprenditoriale, quando non si conosce ancora la validità commerciale del prodotto/servizio, ma esiste già almeno un prototipo.
T

Tag along
Diritto dell’investitore nel capitale di rischio di partecipare, pro-quota, alla vendita, nel caso in cui gli altri soci decidano di cedere la loro partecipazione nell’impresa (definito anche Diritto di co-vendita).

Target company
Impresa oggetto di investimento da parte di un investitore nel capitale di rischio.

Term sheet
Documento legale contenente i principali termini economici e contrattuali di una proposta di investimento, che rappresenta, quindi, la base di partenza per la successiva redazione del contratto. Non costituisce un documento vincolante, ma contiene le condizioni che devono realizzarsi per poter arrivare all’investimento.

Track record
Insieme dei risultati ottenuti nel passato che consentono di valutare la professionalità di un operatore o del management.

Traction
E’ usata con diverse accezioni, generalmente si riferisce alle metriche (KPI - Key Performance Indicator), cioè è l’insieme degli elementi, per esempio numero di utenti attivi, traffico sul sito web, che consentono di valutare quanto il prodotto o servizio trova positivo riscontro sul mercato. Spesso gli investitori li richiedono sia per comprendere meglio il modello della startup sia perché ciò denota che è già presente il MVP (Minimum Viable Product).

Turn around financing
Operazione con la quale un investitore nel capitale di rischio acquisisce un’impresa in dissesto finanziario al fine di ristrutturarla e renderla nuovamente profittevole.
V

Valuation (Valutazione)
E’ il processo attraverso il quale il valore di una startup viene individuato e determina quindi quanto capitale la startup può riuscire a raccogliere e cedendo quale equity. Nelle trattative tra startup e investitori è spesso oggetto di contrasto, soprattutto nelle fasi early stage. I round d’investimento successivi al primo sono tendenzialmente influenzati dalla valutazione del primo investimento.

Valutazione pre-money
Valore attribuito alle partecipazioni detenute dai fondatori, utilizzato per determinare il prezzo di sottoscrizione della partecipazione da parte del venture capitalist. Esso è calcolato dividendo la valutazione pre-money per il numero di azioni della società esistenti immediatamente prima del compimento dell’investimento.

Valutazione post-money
Valutazione della società immediatamente successiva al compimento dell’investimento. In sintesi, la valutazione post-money di una società che riceve l’investimento del venture capitalist è pari alla somma della valutazione pre-money e dell’ammontare investito.

Venture capital
Il venture capital opera attraverso veicoli o fondi investendo risorse di terzi. Fornisce il capitale finanziario agli stadi iniziali, ad alto potenziale e ad alto rischio, alle imprese a forte crescita. Il fondo di venture capital guadagna attraverso il possesso di partecipazioni in società nelle quali ha investito. Il venture capitalist di solito investe in quello che è denominato “round A”, fornendo capitali per la crescita e acquisendo quote di minoranza.
W

Write off
Abbattimento totale o parziale del valore della partecipazione detenuta da un investitore nel capitale di rischio a seguito della perdita di valore permanente della società partecipata, ovvero della sua liquidazione o fallimento con conseguente riduzione della quota detenuta, o uscita definitiva dalla compagine azionaria.



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